Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

sabato 4 ottobre 2014

LA SALERNO CHE FU’ ! (14)


Intendiamoci, il confronto fra l’Acqua del rubinetto e l’Idrolitina non esiste, ma quando scoprimmo la Vitologatti, fu tutta un’altra Acqua!

le Sorgenti di Acque minerali e termali che funzionavano  a Salerno negli anni 50-60, oggi sono abbandonate. Avevamo le acque Vitologatti e Irno, e anche le Terme Campione.

Cosa aveva di particolare l’Acqua Vitologatti? Era effervescente naturale. Il contenuto di gas naturalmente disciolto, era leggero. Poteva definirsi un tipo di Acqua estiva, per il suo alto contenuto di sali minerali. D'estate, a causa della sudorazione, perdiamo tanti Sali minerali, per cui abbiamo bisogno di ripristinarli in qualche modo.

L'unica cosa che ha sempre destato qualche perplessità, è il fatto che la sorgente di quest'Acqua non ha origini montane, essa sgorga quasi completamente in pianura.

Quando noi ragazzini venimmo a sapere dell’esistenza della Vitolo in zona Fratte, località dell'immediata periferia cittadina, dove sorge anche il mastodontico cimitero di Salerno, iniziammo subito spedizioni esplorative.



Vicino alla Vitologatti c’era un campo sportivo in terra battuta, oggi si chiama: “Rinaldo Settembrino!“

Naturalmente al tempo, Rinaldo sgambettava felice tirando calci ad un pallone. Di fronte allo stadio c’era un enorme albero di Gelsi Rossi.  Una pianta gigantesca, robusta e longeva. Ma quanti quintali di gelsi produceva, e noi quanti ne mangiavamo! E poi si andava a bere l’acqua Vitologatti! C’era uno stabilimento che imbottigliava per il mercato commerciale, e una fonte gratuita.

 Potevi andare col tuo bicchiere o con la tua bottiglietta e facevi rifornimento gratis. Comprando direttamente in fabbrica, inoltre, i prezzi erano oltremodo contenuti. Oltre l’acqua minerale cominciarono poi a produrre la loro gazzosa, l’aranciata, il chinotto ecc.  ecc.  
Quando cominciammo ad organizzare i nostri primi festini adolescenziali, venivamo a comprare le bibite all’ingrosso. Durante la festa li vendevamo ai ballerini sudati. In questa maniera guadagnavamo anche qualche soldino.

Dove c’era la fabbrica, oggi trovi solo edifici abbandonati e qualche cancello chiuso con la scritta: Vitologatti!

Che desolazione, che tristezza…

Per chi ama questo Argomento:
http://rideresalerno.blogspot.it/2014/09/la-salerno-che-fu-13.html

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