Salerno di notte

Salerno di notte
SALERNO SENSACIONAL

venerdì 31 ottobre 2014

NUOVI LAVORI IN CORSO: L’ I.M.P.





Ci sono poche cose più fastidiose dei bambini esagitati, forse le emorroidi, mentre si è in vacanza nei paesi caldi, e poco altro al mondo. 

Purtroppo, è nella natura dei bambini gridare, saltare, tirare calci agli oggetti e calpestare le più elementari regole del vivere civile. Spesso i loro indecenti comportamenti vengono avallati da genitori silenziosi e consenzienti, che ridono benevoli per le sguaiatezze della prole.

Raccontano, e non so se la cosa è vera, che nel tavoliere delle puglie, i bambini su di giri venivano fatti calmare, mandandoli a raccogliere il granturco alle due di notte, (nudi e con del filo spinato legato intorno alle caviglie). 

Non voglio dire che questa sia una soluzione fattibile ai nostri giorni, però si potrebbe tentare qualcosa, o no?

In particolare, l’apice di tale solenni forme di maleducazione, si raggiunge quando ci si trova sui mezzi pubblici, stipati e a contatto con queste giovani orde barbariche. 


È in queste occasioni che si sentirebbe l’esigenza di una nuova figura professionale:
L’Intrattenitore di Bambini sui Mezzi Pubblici!


Già noto con il suo acrostico:  L’I.M.P. 
Svolgerebbe il suo incarico di grande valore civile, preservando il sistema nervoso dei passeggeri adulti dal crollo e, in molti casi, evitando litigi, parole grosse e bagarre. Il suo compito? Calmare e distrarre i piccoli delinquenti, offrendo loro il modo di giocare, o  alternativamente, cercando di farli ridere.

Il mestiere dell’ I.M.P  non è semplice. Ogni suo intervento dove essere dosato il giusto, in modo tale da non far andare su di giri i mocciosi.

Fra i requisiti utili per questa professione potrebbe esserci l’aver conseguito una laurea in pedagogia. In alternativa, aver accumulato una certa esperienza nel campo, attraverso la pratica diretta durante feste di compleanno, doposcuola e situazioni di baby-sitteraggio disparate. 
Potrebbe essere utile anche aver svolto, almeno per una ventina di anni, recupero crediti nelle zone più malfamate di Napoli e provincia.

Il lavoro sembra veramente interessante e di pubblica utilità. L’unico dubbio nella questione rimane: A chi toccherebbe pagare lo stipendio all’I.M.P? 



Nessun commento: