Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

sabato 22 novembre 2014

LA SALERNO CHE FU’ ! (21)


E’ così difficile giudicare i propri genitori! Mio Padre aveva problemi enormi con il concetto della verità.. E lavorare nel campo commerciale, con sei figli a carico, non aiutava molto. Si convinceva da solo che le sue menzogne erano vere e le difendeva a spada tratta. Sono sicuro che non avrebbe avuto nessun problema a cavarsela con la macchina della verità. Normalmente i bambini sono innamorati dei propri genitori. Pensano sempre che siano persone speciali, e per qualche tempo naturalmente l’avrò pensato anche io. 

Non aveva solo problemi con la verità, era anche molto incline all’ira. Se i suoi scoppi d’ira capitavano in un luogo chiuso, non era possibile evitare le sue escandescenze. Se capitavano all’aperto però, c’erano buone possibilità di riuscire a scappare. 

Io e lui, abbiamo giocato spesso, per cosi dire, a guardia e ladri. Io scappavo e lui m’inseguiva per le strade di Salerno urlando, senza vergogna alcuna, in mezzo alla gente:
  “Fermatelo, prendetelo, è un ladro” !

Se qualcuno dovesse ricordarsi scene simili, verificatesi in più occasioni negli anni 60’ in zona Carmine a Salerno, confesso, eravamo Io e mio Padre.

La cosa strana era che, da una parte sembrava tenerci molto all’opinione degli altri, altre volte sembrava non tenerne conto minimamente, viste le  figure schifosissime che facevamo nei nostri inseguimenti disciplinari. 



Ho cercato spesso di trovare motivazioni per i suoi comportamenti. Avrà avuto un infanzia difficile? Sicuramente! Era un personaggio particolare.
Da giovane gli altri lo chiamavano: 
  “O Ballerin.”  (Il Ballerino). 

Non è che io lo abbia visto ballare spesso, ma sembra che fosse molto bravo. Era specializzato nei balli di gruppo, quadriglie e simili, che lui dirigeva in maniera impeccabile.

Un altro suo soprannome era:  “O Commendator!”  (Il Commendatore). 
Si definisce così, nelle nostre zone, una persona importante, danarosa, influente.

Naturalmente Lui non aveva queste caratteristiche, ma era quel tipo di persona che quando si trova in mezzo agli amici ama mettersi in mostra, per esempio, pagando per tutti. Voleva dare l’impressione di essere, di avere, di potere. Quasi di superiorità.

Sto cercando di ricordare qualche volta che mio padre si è trovato in un bar con degli amici ed ha lasciato pagare qualcun altro. 

Mi sto impegnando per ricordare.  Non ci riesco proprio!

Per gli appassionati sulle storie di Salerno:
http://rideresalerno.blogspot.it/2014/11/la-salerno-che-fu-20.html

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