Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

sabato 7 febbraio 2015

LA SALERNO CHE FU’ ! (27)


I Bambini per crescere bene hanno bisogno di tante attenzioni. Fondamentale però è farli dormire bene ed abbastanza. Purtroppo, come ho già spiegato, a causa dell’abitudine insana delle donne della mia famiglia di recitare il rosario alle cinque di mattina, in estate nella casa popolare di fronte allo stadio Vestuti di Salerno, non si riusciva proprio a dormire: 

http://rideresalerno.blogspot.it/2015/01/la-salerno-che-fu-25.html

Ma poi l’estate finiva, in realtà anche un poco a malincuore, e cominciava l’autunno e la scuola. Sicuramente era impossibile recuperare il sonno arretrato, ci si doveva alzare presto la mattina per andare a scuola. Il bagno era unico, doveva essere usato dai miei nonni, dai miei genitori, e poi iniziavano i figli. Insomma tipo Africa,  Il leone deve correre per prendere la gazzella, la gazzella deve correre per fuggire al leone, e noi dovevamo correre per andare in bagno prima degli altri.

Comunque, rispetto all'estate, si riusciva a dormire un poco di più, almeno fino a metà novembre. Verso il 25 novembre ogni anno cominciava a suonare la sveglia alle 04,30 ogni mattina. Non si trattava però di una sveglia meccanica, tipo orologio. Arrivavano in tournée, a casa nostra, direttamente dalle montagne dell’Irpinia:
  GLI  ZAMPOGNARI !


Erano sempre in due con i loro strumenti arcaici, la Zampogna e la Ciaramella. La Zampogna era veramente mastodontica infatti, chi la suonava, era sempre quello dei due più robusto. 


Mia Nonna aveva la tessera di povertà. Andava regolarmente in un deposito, al centro di Salerno, per avere qualche genere di prima necessità, ma ogni anno, non so come, riusciva a farsi l’abbonamento Zampognari, dal 25 novembre al 6 gennaio. 

Non so cosa avrei voluto fare per impedire questa cosa! E naturalmente, noi si finiva di dormire. Non c’è niente di più terrificante alle 04,30 di mattina, in pieno inverno, del suono delle Zampogne.

Che poi quelli non si limitavano alla loro rumorosa esibizione, la Nonna gli preparava addirittura la colazione. Il dolce e il caffè!

Il Rosario d’estate. Gli Zampognari d’inverno! 
Avrò una ventina d’anni di sonno arretrato?

Per chi ama Salerno e le sue storie:
http://rideresalerno.blogspot.it/2015/01/la-salerno-che-fu-28.html

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