Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

venerdì 4 marzo 2016

LA SALERNO CHE FU (64)


Il Jukebox è una macchina che, insieme al flipper, ha segnato la storia dell'intrattenimento pubblico nei bar. Immortalato da film e telefilm, (Fonzie in Happy Days lo attivava sempre con un pugno ben assestato) è uno dei simboli degli anni cinquanta e sessanta negli USA.

 Poteva non arrivare anche nella Salerno che fu?
Era un riproduttore di brani musicali in seguito all'introduzione di una moneta al suo interno e alla scelta della canzone da parte dell'ascoltatore. 
Fino alla fine degli anni ’60 i prezzi erano:  
£50 = 1 canzone      £100 = 3 canzoni.

Quante amicizie intorno a quel Juke box, e quanti tenerissimi amori nascevano accompagnati dalle colonne sonore scelte da noi fino a quando il proprietario del bar non staccava la spina dalla disperazione!


Per sentire invece i propri dischi di fiabe sonore e quelli dello Zecchino d’Oro, ogni bambino degli anni ’60 sognava, qualcuno ce l’aveva, il suo bel mangiadischi.

I modelli più diffusi erano il Lesa Mady Kit, il Mady per adulti sempre della Lesa, l’Irradiette della Irradio, il Pepito Wilco. I colori dominanti erano l’arancione, il verde e il rosso. Il funzionamento, per il periodo e le tecnologie impiegate, era decisamente ottimo.

Per la spiaggia, la gita scolastica, le vacanze e le feste con gli amici erano apparecchi insostituibili. Erano alimentati da otto pile a torcia.
Incredibile ma, pesavano più le pile che il mangiadischi.

Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2016/02/la-salerno-che-fu-63.html

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