Salerno di notte

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SALERNO SENSACIONAL

martedì 28 febbraio 2017

LA SALERNO CHE FU’ (97)



Quell'estate del 1973 a Salerno non ci fecero fare più i bagni come se il mare intero fosse stato rovinato dalle cozze.

C’era il vibrione del Colera! 

Ti accorgevi di averlo se ti veniva un dolore lancinante alla pancia. Andavi in bagno e veniva fuori della roba bianca. Proprio così: bianca!

E se questa diarrea bianca ti colpiva, cominciavi a espellerla e non smettevi più, anche dieci o quindici volte al giorno. Alla fine avresti eliminato solo acqua, e sarebbe subentrata la morte,  praticamente completamente disidratati.

Alla televisione ne parlavano di continuo, i casi sospetti aumentavano, lo spavento era sempre più incontrollato. Non ci si occupava d'altro; tutto il resto dell'esistenza era sospesa, non contava più nulla lavorare o non lavorare. 



Prima del Colera nessuno aveva mai sentito che a Napoli esisteva un: “ Ospedale Cotugno. ”

Ai  telegiornali  si parlava sempre questo di questo ospedale e della folla che lo accerchiava. Nessuno poteva entrare, e i medici erano consegnati: Non ne potevano uscire. Il Cotugno era un luogo inaccessibile, misterioso.

L'acqua del rubinetto, dicevano, non si poteva bere più. Le verdure crude non si potevano mangiare più. Avevamo smesso di mangiare qualsiasi tipo di pesce, non solo i frutti di mare. Si usava l'acqua minerale per fare la pasta e il caffè. Tutt'intorno si sentiva solo l'odore aspro dei limoni.

Questa diarrea bianca terrorizzava tutti. E tutti andammo a vaccinarci. Io mi ricordo che ci andai in una giornata caldissima. Con la paura e il caldo asfissiante già andare all'ospedale e vaccinarsi fece stare male tanti. A me venne la nausea e capogiri vari.

Poi si sa le cose passano così come sono venute. Dopo qualche mese, complice anche i primi freddi, la televisione smise di occuparsi del colera.
E’ già questo fece stare tutti meglio!

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Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2017/02/la-salerno-che-fu-96.html

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