Della Salerno che fu ho tanti ricordi splendidi, e naturalmente anche qualcuno brutto.
Una cosa che mi fece proprio stare male capitò in una calda giornata di estate. Ero riuscito a trascorrere una domenica mattina al mare in uno stabilimento nella zona balneare di Salerno, presso Mercatello. Si era fatta ormai l’ora di tornare a casa per il pranzo. Dovevo solo prendere il mio motorino e metterlo in moto. Avevo una fame! Si sa il mare fa venire l’appetito!
Il motorino non c’era! Dove l’avevo messo? Cercai di ricordare con attenzione dove l’avevo parcheggiato. A un certo punto dovetti accettare l’idea che qualcuno se l’era rubato. Quella che doveva essere una bella e riposante domenica di festa si stava trasformando in un incubo. Tornai a casa con i mezzi pubblici. Ero sicuro che mio Padre avrebbe fatto un sacco di storie.
Mi avevano rubato il motorino? Doveva essere certamente colpa mia. La cosa peggiore fu sentire mio Padre dire che lui avrebbe preferito che a casa tornasse il motorino e non io. Come si fa a dire una cosa del genere ad un figlio. E come si fa a dimenticare una cosa così?
Ecco quando mi vengono questi ricordi riesco a diradarli pensando a qualcosa di divertente che mio padre faceva. E’ mio Padre, di cose divertenti ne faceva.
Per chi ama le storie della Salerno che fu:
http://rideresalerno.blogspot.it/2017/06/la-salerno-che-fu-113.html
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