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martedì 14 novembre 2017

LA VITA DI CRISTO (55)


Per molti è difficile da capire questa espressione di Gesù Cristo che troviamo nel Vangelo di Matteo 7:13-14: “Entrate per la porta stretta; perché ampia e spaziosa è la strada che conduce alla distruzione, e molti sono quelli che vi entrano; mentre stretta è la porta e angusta è la strada che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.”

Nel Vangelo di Luca questo stesso pensiero è espresso in una maniera un poco diversa:
E viaggiava di città in città e di villaggio in villaggio, insegnando e continuando il suo viaggio verso Gerusalemme. E un uomo gli disse: “Signore, sono pochi quelli che sono salvati?” Egli disse loro: “Sforzatevi con vigore per entrare dalla porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrare ma non potranno.”

Secondo questo pensiero di Gesù, la stragrande maggioranza dell’umanità non avrebbe l’approvazione di Dio. Il motivo è che la gente preferisce non la via stretta, una vita di devozione e  ubbidienza alle leggi di Dio. Ma una via larga, comoda, liberale, egoistica ed edonistica, dedita alla ricerca del piacere.

Il cosiddetto, Cristianesimo, è la religione più diffusa nel mondo, con oltre un miliardo e 700 milioni d’aderenti alle sue diverse confessioni. Non contrasta questo, con il pensiero di Gesù di una via stretta e percorsa da pochi?

Cristo spiegò a suo modo, questa situazione:
“Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’  E allora io confesserò loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità.”



Lo storico H. G. Wells, nel suo libro: ‘The Outline of History’, fa notare che sin dall'inizio molti non furono disposti a seguire Cristo. “Prendere [Cristo] sul serio”, dice Wells, “Significava cominciare una vita strana ed inquietante, lasciare abitudini radicate, dominare istinti e passioni, cercare una felicità incredibile”. 

Charles Malik, ex presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, riferendosi ai comportamenti dell’uomo moderno, sia religioso che laico, affermò: “Se solo la gente fosse all’altezza della situazione, se solo non fosse sopraffatta dalla mollezza e dall’apatia, se solo vincesse la propria avidità, se solo fosse moralmente forte, se solo non fosse egoista e gretta, se solo non fosse meschina e malevola e stupida, se solo fosse grande, se solo sapesse cosa è in gioco, se solo non fosse ipocrita.”

Se solo sapesse cosa è in gioco? Oltre 19 secoli fa, Cristo Gesù disse chiaramente cos'è in gioco! Le nostre prospettive di vita future.

L’idea che certuni possono essere giudicati avversamente da Dio, addirittura distrutti per sempre ripugna. Da fastidio a chi è convinto che alla fine tutti gli uomini avranno da Dio la salvezza. Già nel lontano III secolo E.V, il teologo Origene, auspicava la salvezza finale di tutti. Ma senza andare così lontano nel tempo, anche oggi, alcuni che dicono d’essere cristiani, esprimono l’opinione che alla fine dei tempi Dio mostrerà la sua misericordia a tutti indistintamente. E opinione diffusa che:
“Le varie religioni sono solo, strade diverse che portano allo stesso Dio”.

Ebbene non abbiamo timore di dirlo apertamente: Gesù Cristo non la pensava così!

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