Non riconoscere più il “peccato”, ha prodotto una generazione di persone con un senso del bene e del male seriamente distorto. Esse si sentono libere di stabilire le proprie norme di comportamento, e non si sentono responsabili nei confronti di nessuno, qualunque cosa decidano di fare. Per tali persone sentirsi a posto con se stesse è l’unico criterio per giudicare se una certa linea di condotta è giusta.
La rivista ‘Newsweek’, prendendo in considerazione questo argomento in un articolo
si è chiesta: << Che ne è stato del peccato? >>
A quali conclusioni è giunta?
“ Il pressante senso del peccato, è quasi scomparso dall'attuale modo di fare ottimistico della religione americana. ”
<< Il peccato del secolo è la perdita del senso del peccato. >>
E così! La nostra generazione si rifiuta di ammettere il peccato e la colpa.
In un libro (Whatever Became of Sin?) In cui chiedeva cosa fosse successo al peccato, il dott. Karl Menninger affermò:
<< La stessa parola, ‘Peccato’ è quasi scomparsa, e con la parola, il concetto. Perché? Nessuno pecca più? >>
La verità è che oggi molti hanno perso la capacità di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. E' così sia in Oriente che in Occidente, le persone, libere da questo “fardello”, sembrano vivere tranquille e soddisfatte, l’idea del peccato non le turba affatto, non le turba più.
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